venerdì 6 luglio 2007

Quel cattivo di Quentin

C'è qualcosa che non va nel cervello di Quentin Tarantino. Ok, ok, lo sapevamo, ed è per quello che per alcuni è un mito, per altri un imbecille. C'è qualcosa che non va nel cervello dei critici cinematografici dei maggiori quotidiani. Ok, ok, sapevamo pure quello. Ma non riusciamo a restare impassibili di fronte alla sbalorditiva genialità di Tarantino e alla grandiosa...ehm...come dire...diciamo, diciamo...superficialità degli articoli dei giornalisti di settore. Perchè se vai a vedere un film che s'intitola "Grindhouse - A prova di morte", dove quel "Grindhouse" sta per le sale cinematografiche dei B-movies americani, forse non stai guardando un film di Muccino. Stai guardando un film volutamente trash, sgangherato, violento, sexy e di serie B (per certi versi, violenza a parte, anche Muccino fa cose del genere, ma quello è un altro discorso).Quindi sai cosa ti aspetta. Fin dall'inizio. Titoli in stile anni 70. Pellicola graffiata, sequenze che s'interrompono per mostrare un grezzo montaggio. Una storia semplice. Cattivo questo Quentin. Si diverte a prendere in giro tutti, se stesso per primo. Ma siccome è bacato forte, in questa esplosione trash e polverosa, si prende pura la briga di regalare, soprattutto nella prima parte, una fotografia esemplare, un movimento di macchina eccezionale, una ricerca del dettaglio da psichiatria e ovviamente condisce il tutto con la solita straordinaria colonna sonora. E' una lezione su come fare cinema.Death Proof non ha mezzi termini. E' trash! E' colore! E' un dannato b-movies, pieno e zeppo di citazioni cinematografiche, di autocitazioni e di stupide e coltissime battute. Nel più piccolo angolo, nella più inutile scena, spunta un particolare che richiama altri film. Sembra un quiz.Tarantino, ti fotte il cervello e ti scombina ogni idea sul buon cinema. Cattivo Quentin. In un film così retrò ci ficca dentro l'i-pod e il cellulare con suoneria di Kill Bill. Esagera con i dialoghi, eccessivamente lunghi che rischiano di annoiare. Ma questo è l'unico difetto di tutta la pellicola.La storia? La storia è stupidamente folle. Uno stuntman fallito, Stuntman Mike, si diverte a girare nella sua orripilante auto e a uccidere sexy e logorroiche donzelle. Due episodi dall'identica struttura e svolgimento, che però mostrano che non tutte le donne del film sono fragili...Non c'è Uma Thurman, questo è vero. La musa non si vede. C'è la sua controfigura di Kill Bill, Zoe Bell, che interpreta se stessa e c'è un cast grandioso. Kurt Russel torna a fare il dannato e maledetto come ai tempi di Jena Plinsky. Ed è ottimo in un personaggio che ricorda tanto il camionista di "Duel", il pilota de "La Macchina Nera" e gli ottusi tre motociclisti di "Motorpsycho" di Russ Meyer, padre fondatore dei sexy b-movies e fonte d'ispirazione per Tarantino. Russel regge bene il gioco, spingendosi fino alla demenzialità di un personaggio mosso da qualche misterioso odio per il sesso femminile.Le ragazze fanno gioco di squadra. Spettacolo per gli occhi a parte, sono tutte molto convincenti nei panni di personaggi tipicamente "tarantiniani", dai dialoghi all'ambiguità dei caratteri e degli intenti. Donne forti, grezze, sboccate e ironiche. Brave. Da Sydney Tamiia Poitier, figlia del noto attore, si passa a Vanessa Ferlito e Tracy Thoms, per arrivare a Rosario Dawnson, la cui bellezza e bravura spicca come al solito. Anche Tarantino stesso partecipa al film (cavolo se è invecchiato!) interpretando un barista. Un regalo ai fan arriva poi con il grezzo poliziotto Earl McGraw, già visto in "Kill Bill" e in "Dal Tramonto All'Alba""A Prova di Morte" è un film che va visto con lo spirito giusto. Con la giocosità e la demenzialità che Tarantino, pare, voglia trasmettere. Trash d'autore si potrebbe dire. Ma anche voglia di aprire al grande pubblico un genere, quello dei b-movies, spesso snobbato. Uno stile di fare cinema che pare essere fondamentale, almeno così si legge nelle dichiarazioni, per tutti quei registi originali e talentuosi. E la lista è lunga. Alla faccia dei giornalisti.Quenti per me resta un vero genio...voi come la pensate?

2 commenti:

Agatha ha detto...

Mio DIO! non ho visto il film, mi piace Quentin ma mi ritengo una "profana principiante"....e questa recensione appassionata me lo conferma!!Grande Daddo! fai venire voglia di andarlo a vedere....

Anonimo ha detto...

Eh già.... avresti un futuro in fatto di recensioni..... ci hai mai pensato? Comunque aspettiamo la prossima ed i commenti di chi andrà a vedere Quentin......

Bravo davvero......

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una cosa di questo tipo insomma
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