venerdì 20 luglio 2007

Poi bisogna decidere cosa vuoi fare da grande......

...è una delle frasi che negli ultimi tempi mi sento ripetere sempre più spesso. Devo ammettere che mi capita, ultimamente, di pormi da solo la stessa domanda!

D'altronde un blog, è un diario, un modo per esprimere i pensieri, le sensazioni e gli stati d'animo che una persona vive in un dato momento. Questo è in effetti un periodo molto particolare, sotto molti punti di vista, in cui le sensazioni, gli stati d'animo ed i pensieri sono legati molto a "Che cosa vuoi fare da grande?"!
Questo è un momento di rottura, di discontinuità impressionante che mi rendo conto di non riuscire a gestire e vivere con la necessaria tranquillità e serenità d'animo. Anche perché riuscire a stare tranquilli e sereni in una situazione in cui non sai se, come, dove ti troverai a lavorare e a vivere a nei prossimi mesi (ma soprattutto cosa ti troverai a fare), non è tutto sommato facile. Un pochino di tensione ce l'hai, ma soprattutto ti accorgi che cominci ad essere stanco, poco lucido e che nel giro di pochi giorni hai cambiato idea su quello che vuoi fare da grande già sette, otto volte.... e quindi ti dici:" Cazzone, vedi che non lo sai?"!

Quando a fine 2006 si è presentata l'occasione di iniziare una nuova avventura lavorativa in Capitalia ho pensato che finalmente qualcosa iniziava a girare nel verso giusto, dopo un periodo non esattamente positivo da un punto di vista professionale, che purtroppo non pochi riflessi ha avuto anche in termini personali. Non è stato semplice decidere, ma alla fine mi sono detto, "dopo 6 anni di consulenza, Milano, Bologna, Roma.....riconoscimenti sudati, responsabilità mal pagate, è l'occasione giusta per stabilizzarti ed iniziare un percorso di crescita diverso, più lento della consulenza, ma più strutturato e formativo".
Passare dalla gestione di risorse, di progetti complessi, di rapporti diretti con il cliente, di budget con i tuoi partner ad una realtà diversa, fatta di molta più formalità ed essere tu gestito come risorsa, non è stato facile. Conoscere l'ambiente, instaurare rapporti professionali e soprattutto umani con le persone, dimostrare che vali e che tipo di apporto puoi dare, modificare i ritmi di lavoro e di vita, non sono cose facili, anzi, ti stancano, ti stressano e ti preoccupano.
Sono passati 5 mesi e cosa succede che quello che stavi cercando di costruire, cosa volevi essere da grande, viene messo in discussione nuovamente, non per tua scelta, ma per scelta di altri che stanno più in alto di te e che contano (forse, ma non lo so) più di te! E cominci a prendere coscienza che le cose stanno cambiando nuovamente e che tu di questo cambiamento, non sei, come 5 mesi prima, l'artefice, ma sei semplicemente una pedina ed una vittima.... e che devi rimetterti solo a San Gennaro (speram'ch faci o' mirac..le) e sperare che da questa operazione ne possa uscire qualcosa che almeno nel tempo possa rivelarsi professionalmente appagante.
Ma più vai avanti e più ti rendi conto che è un sogno, che oltre 5000 persone stanno vivendo forse, chi più chi meno, le stesse sensazioni e forse anche loro stanno chiedendo l'intercessione di San Gennaro.

Ed è proprio mentre ti passa tutto questo in testa, ma vi assicuro soprattutto nello stomaco, che grazie al buon "Bacco" (nell'ordine Morellino di Scansano, Primitivo di Manduria e Aglianico), ad un buon sigaro cubano, un buon cognac, un'ottima compagnia, una splendida brezza castellana e le luci del secondo corso di Marino, che indicano la strada verso Grottaferrata, che in realtà ti accorgi che stai ragionando in un modo che non ti appartiene, che non è il tuo, non è il modo in cui ragiona, vive ed agisce Emanuele. Ma che ti prende, ti dici, l'arte della commiserazione non è mai stata tua ma di tanti altri che hai conosciuto.... dove hai riposto quell'arroganza "positiva" che molte critiche ti è costata un po' di tempo fa ma che ti ha portato a fare le scelte che poi si sono rivelate le migliori che potessi fare? Quell'arroganza che ti ha portato sempre, nonostante i numerosi problemi che ci sono stati, a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno e mai mezzo vuoto? Quella positività che riusciva sempre a trascinare anche gli altri nei loro momenti di difficoltà? Forse, ultimamente ho rallentato qualcosa nella mia vita, nel tentativo di raccogliere un po' di frutti rispetto a quanto seminato e tirare un pochino il fiato. Ma forse non era il momento giusto, o forse (e mi ci ritrovo di più) è arrivato il momento di iniziare a spingere di nuovo sull'acceleratore.... d'altronde o acceleri adesso o sarà poi sempre più difficile....
E quindi, ho deciso cosa voglio fare da grande..... forse l'unica cosa che mi piace veramente fare, costruire (credo che dentro di me lo spirito da muratore del mio caro papà sia proprio presente).... e quindi a settembre saprete.....
Intanto godiamoci agosto e questa estate.....e scusate se vi ho ammorbato!

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una cosa di questo tipo insomma
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